Cieffe Filati: le mascherine salvano (parzialmente) il settore

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Cieffe Filati: le mascherine salvano (parzialmente) il settore

Maurizio Cecioni, amministratore unico della società, spiega la reazione alla pandemia dei clienti dell’area promozionale, alcuni dei quali hanno riadattato la produzione

di Stefano Belviolandi

 

L’ingegno e la voglia di restare a galla, in un momento così difficile come lo è questo 2020 a causa della pandemia da Covid-19, ha permesso a Cieffe Filati di arrivare alla fine di quest’anno con una certa tranquillità. Ne abbiamo parlato con Maurizio Cecioni, amministratore unico della società.

 

Quali le motivazioni alla base di questa tranquillità?

«Forti di una buona fetta del settore del ricamo promozionale, ho visto questa stessa clientela alzarsi di buona lena e, in alcuni casi, riadattare le loro produzioni per far fronte alla pandemia. Cieffe Filati è nata nel 1983 in provincia di Pistoia come Snc ed è diventata Srl nel 2020 grazie alla terza generazione di imprenditori. Ho potuto soddisfare molti dei miei clienti che richiedevano materiali per fare mascherine protettive, come il cosiddetto TNT (tessuto non tessuto) ed elastici. Tutto questo grazie a uno storico consolidato, un magazzino pronto a soddisfare le esigenze e una struttura che, in modo capillare, riesce a raggiungere la clientela per la quale non forniamo solo materiali ma anche la consulenza. In poche parole, abbiamo mantenuto, a livello industriale, l’artigianalità tipica del tessuto produttivo italiano».

 

Avete dovuto fare dei sacrifici?

«Pur avendo chiuso il comparto produttivo durante i mesi di lockdown, abbiamo continuato a rifornire solo quanto necessario ai fini dell’emergenza, sospendendo la produzione di filati. Se da un lato alcuni clienti dell’area promozionale hanno saputo risollevarsi è indubbio che il settore delle promozioni, come gran parte dei settori, ha subito un duro contraccolpo sia durante il lockdown sia lungo tutti i mesi di quest’anno».

 

Quale potrebbe essere una ricetta per non sprofondare?

«Oggi, per esempio, direi di focalizzarsi su mascherine e abbigliamento per le categorie merceologiche aperte al pubblico o produttive che hanno necessità di queste per svolgere le loro attività. Un altro esempio a cui penso, soprattutto per chi produce oggetti promozionali, è di puntare molto di più sulla vendita online».

 

Come è andato il rapporto con i Brand del lusso?

«Cieffe Filati segue anche i settori dell’abbigliamento e della pelletteria per i quali, grazie a collaborazioni con Brand del lusso, è riuscita a lavorare e macinare numeri forte del fatto che questi sono brand che operano a livello internazionale dove i mercati non sono tutti uguali e, soprattutto durante il 2020, non tutti i mercati hanno chiuso le frontiere contemporaneamente. Alcuni paesi asiatici, per esempio, dopo parecchi mesi di blocco hanno riaperto le frontiere quando in Europa eravamo in pieno lockdown».

 

Quali sono le sue idee e aspettative per il futuro?

«Mi definisco un innovativo e un indomito sognatore. La ripresa? Ammesso che il vaccino anti-Covid arrivi nel 2021, le aziende dovranno ristabilire gli equilibri delle posizioni e della produzione per poi vedere una svolta nel 2022».