Stampa digitale per un packaging di design

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Stampa digitale per un packaging di design

Paolo Canuti, responsabile commerciale di Liyu Italia, spiega come molti clienti abbiano cambiato la produzione durante la pandemia. La versatilità di stampa proposta dall’azienda ha toccato oggetti impensabili legati al commercio online, al delivery con la personalizzazione di scooter, borse per la consegna e i contenitori dei cibi. Tra i settori ad alto potenziale per l’utilizzo della stampa digitale, c’è anche il mondo dell’interior design

di Stefano Belviolandi

 

La tecnologia incontra la creatività. Mai come in questo ultimo anno, anche il settore della stampa ha dovuto fare i conti con un forte cambiamento. Ma si può guardare avanti, puntando sulla versatilità delle tecnologie di ultima generazione che possono rispondere ai nuovi bisogni emergenti. Lo conferma Liyu, azienda con sede e showroom alle porte di Milano, brand di stampanti digitali, che ha visto molti suoi clienti reagire al periodo modificando la produzione. Realtà che Liyu ha saputo guidare in questo “cambio di pelle” offrendo tecnologie versatili e produttive con il valore aggiunto di una consulenza qualificata data dal team di tecnici italiani. Eccola dunque correre incontro ai produttori di plexiglass, attraverso le proprie macchine da taglio, oppure le colonnine dispenser del gel disinfettante, la cui immagine ha visto all’opera la tecnologia e le macchine da taglio e stampa di Liyu Italia. Abbiamo sentito Paolo Canuti, responsabile commerciale della società.

 

Quali sono state le macchine che hanno fatto la differenza?

«Le macchine flatbed, che stampano in piano, hanno lasciato il segno. Sono macchine che soddisfano la personalizzazione degli oggetti, rivolgendosi sia a mercati promozionali sia a settori industriali con la stampa, per esempio, delle placchette degli interruttori. La versatilità delle flatbed industriali con tecnologia a bulbo permette di imprimere su materiali speciali come vetro, legno e metallo senza l’utilizzo del primer, automatizzando ulteriormente i processi in linea. Presso la nostra sede di Peschiera Borromeo, alle porte di Milano, i clienti, supportati dai tecnici, possono effettuare prove di stampa su diversi materiali come, per esempio, marmo, ecopelle, parquet, ceramiche, vetro e specchio».

 

L’anno 2020 ha portato inevitabili cambiamenti che hanno inciso sulle aziende. Quali nuove opportunità avete intravisto?

«Ci sono settori penalizzati dal lockdown, ma anche ambiti che hanno visto una crescita esponenziale. Si pensi al commercio online, al delivery con la personalizzazione di scooter, borse per la consegna e i contenitori dei cibi. Ecco, proprio queste ultime ci hanno toccato da vicino perché parecchi clienti si sono rivolti a noi manifestando interesse per i sistemi dedicati alla stampa del packaging».

 

Come è cambiato il rapporto con i vostri clienti tra la prima e la seconda ondata?

«Le aziende, Liyu compresa, guardano avanti. La pandemia, il lockdown forzato, lo smart working ci hanno fatto riscoprire l’importanza dell’abitazione come luogo da vivere e da personalizzare. Le nostre macchine permettono la stampa digitale anche su materiali e oggetti per l’interior decoration come, per esempio, le antine, i tavoli, le seggiole, la carta da parati».

 

C’è, dal vostro osservatorio, un mercato che non è ancora esploso ma che ha un potenziale?

«Il mondo dell’interior design ha un alto potenziale per l’utilizzo della stampa digitale. Nella situazione attuale, molte abitudini sono cambiate ma la popolazione non smette di vivere e consumare; di conseguenza, le aziende che avranno la capacità e la forza di modificare la produzione saranno quelle che avranno il prodotto pronto quando le esigenze emergenti andranno via via delineandosi».

 

Quali sono le novità di Liyu Italia per il 2021?

«Avremo nuove macchine roll to roll che stamperanno fino a 5 metri di larghezza e nuove stampanti ibride da 3 metri e mezzo, adatte sia ai materiali rigidi sia ai supporti in bobina».