Worklinestore, da ricamificio a fornitore dell'industria 4.0

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Worklinestore, da ricamificio a fornitore dell'industria 4.0

Una bella storia italiana di fedeltà alla tradizione manifatturiera nonostante l'apertura all'innovazione tecnologica, che ha portato l'azienda di Mondovì specialista di attrezzature per la grafica ad espandersi a Torino, Roma, in Cina e a rendere su richiesta le macchine conformi al Piano Nazionale Industria 4.0 

L'Italia è sempre stata e sempre sarà un paese manifatturiero. Questo non significa però che artigiani e virtuosi dei più svariati materiali e tessuti non aggiornino i loro processi lavorativi alla luce del progresso tecnologico, sviluppando macchinari in grado di rendere seriale la produzione propria e dei loro clienti.

 

Emblematica a riguardo è la storia di Worklinestore, azienda di Mondovì (Cuneo) a guida femminile per metà - i fondatori sono Bruna Bosco e Carlo Ruggiero -, nata nel 1997 come ricamificio e poi evolutasi nella commercializzazione di attrezzature per la grafica e di macchine per la personalizzazione, dal ricamo alla tampografia, dalla serigrafia alle termopresse e termoformatrici, fino ad approdare nel 2005 al laser, tuttora core business dell'azienda.

 

Nel corso degli anni Worklinestore ha esteso il proprio raggio d'azione e dal 2018 si è dotata di filiali a Roma e a Torino. "A differenza dei nostri concorrenti – afferma Davide Defend, responsabile della sede torinese -, creiamo macchine su nostro disegno, che poi facciamo realizzare dalla nostra unità produttiva in Cina; in questo siamo un unicum a livello nazionale”. Fiore all'occhiello delle macchine per l'incisione e il taglio laser a marca Worklinestore è la serie VisionTech, che vanta caratteristiche uniche in questo segmento come lo sportello in vetro temperato Safety Glass - un dettaglio importante per la sicurezza: a differenza del plexiglas il vetro, infatti, non rischia di bruciare - e la telecamera di posizionamento, solo per citarne alcune. “La passione per il laser – sottolinea Defend - ci ha inoltre portati a diventare esclusivisti di Epilog, brand statunitense le cui macchine Laser Epilog Fusion Edge e Fusion Pro risultano le più veloci della categoria, oltre a essere configurabili sia come potenze sia come tipologia di sorgente (fibra, CO2 o Dual Source)".

 

La disponibilità delle tecnologie laser in tutte le loro declinazioni rende particolarmente variegato il target di Worklinestore: i personalizzatori clienti sono artigiani, falegnami, esponenti del settore manifatturiero ma anche dell'industria, la quale ha ormai da tempo colto le potenzialità offerte dai marcatori galvanometrici, in grado d’incidere rapidamente sia la plastica sia i metalli. "Per eterogenea che sia la nostra clientela, costante è la nostra assistenza tecnica - aggiunge Davide Defend -, sia per quanto riguarda le macchine e i consumabili sia per ciò che concerne i materiali laserabili, sempre scelti in base a qualità, sicurezza e sostenibilità, dalla gomma per timbri ai legni multistrato a bassissimo contenuto di formaldeide".
In perfetto equilibrio tra il retaggio dei mestieri d'arte e l'innovazione imposta dai tempi che cambiano, Worklinestore predispone su richiesta le macchine per renderle compliant rispetto al Piano Nazionale Industria 4.0.

 

"Si tratta di un capitolato messo a punto dal Ministero dello sviluppo economico - sottolinea Defend -, che si basa sulla legge di bilancio del 2017 ed è finalizzato all'informatizzazione dell'industria. Prevede un credito d'imposta del 50% per le aziende che soddisfino almeno 5 dei 7 requisiti previsti dal capitolato. Per quanto le nostre attrezzature possano essere in linea con simili requisiti, la loro certificabilità o meno dipende dall'uso che ne fanno i singoli clienti in azienda: basta che le macchine non siano configurate in una rete e la compliance rispetto al Piano Nazionale Industria 4.0 decade".

 

*Foto di apertura: Il capannone della casa madre di Worklinestore, a Mondovì (Cn)