Innovazione e stile nella trama dei tessuti

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Innovazione e stile nella trama dei tessuti

Nel contesto variegato della ripresa del mercato tessile e promozionale, ciò che non deve mai mancare è il giusto connubio tra ricerca e proposte creative. È quanto la Tessitura Bottinelli offre ai suoi clienti, sempre orientati verso l’originalità e verso articoli green. Lo racconta Attilio Bottinelli, titolare dell’azienda comasca

di Maddalena Baldini

 

La storia del made in Italy legata a un’alta professionalità rappresenta una certezza in qualsiasi ambito lavorativo. È un binomio di eccellenza che, nel caso specifico del tessile, sa fare la differenza a livello qualitativo e di attenzione verso variegati aspetti come l’ambiente, la materia prima, la continua innovazione e, ovviamente, il cliente. Esempio di questo fortunato mix è la Tessitura Bottinelli, attiva nella provincia di Como, che ha avviato la lavorazione nel 1931 con la produzione di tessuto jacquard tinto in filo in acetato e fibre cellulosiche per cravatte. Negli anni si è evoluta allargando il suo interesse al promozionale con una parte aziendale dedicata al Corporate, volta a soddisfare la richiesta di personalizzazioni nell’ambito degli accessori uomo e donna. Attilio Bottinelli, titolare della Tessitura Bottinelli, fa una panoramica sul periodo, sul mercato e su come sta lavorando la storica realtà comasca.

 

Come sta ripartendo l'azienda e il settore dopo questi mesi difficili?

«Malgrado il momento difficile, continuiamo a lavorare con determinazione, seguendo sempre la nostra filosofia aziendale. Certo, il lavoro si sta muovendo piano piano ma siamo fiduciosi verso il futuro e ci aspettiamo che i ritmi possano tornare a essere sostenuti. In aggiunta ci stiamo impegnando molto sul fronte del rispetto ambientale e sull’innovazione, due aspetti imprescindibili per costruire la ripresa».

 

Come è cambiato il mercato? Ci sono nuovi trend o richieste particolari?

«La concorrenza è diminuita, molte realtà aziendali hanno chiuso o sono state inglobate da altre più grandi, di conseguenza, ci si deve ‘adattare’ a un mercato diverso e in continua trasformazione. Di contro i clienti pongono sempre di più l’attenzione verso i servizi, ecco perché mettiamo in campo creatività, filati pregiati e resistenti e, sempre dirigendoci verso le innovazioni, stiamo investendo sulla digitalizzazione, realizzando veri e propri campionari digitali. In più gli acquirenti si orientano verso articoli rispettosi dell’ambiente: anche qui siamo in linea visto che abbiamo ottenuto la certificazione Global Recycle Standard (GRS) per i nostri tessuti in poliestere riciclato. Proprio su questo fronte abbiamo lanciato alcune novità di prodotti che stanno riscontrando un notevole successo».

 

Quali sono i punti di criticità e quelli con alto potenziale del tessile promozionale?

«Due aspetti da monitorare in maniera costante. Nel primo caso, ci dobbiamo interfacciare sulla ‘criticità’ dei prezzi: soprattutto in questo momento, alcuni hanno difficoltà a investire sul prodotto, tralasciando il valore intrinseco delle nostre lavorazioni e non solo. Di riflesso, però, c’è l'alto potenziale rappresentato dal contenuto moda dei nostri articoli, sempre molto apprezzati per la cura dei dettagli e per il loro stile sempre attuale».