Fiordo, quando si crede nella scrittura analogica

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Fiordo, quando si crede nella scrittura analogica

A Romentino, in quel Piemonte che tanto ha fatto per l'industria di carta e penna, la stamperia di Fiorenzo Donati continua e innova la tradizione, sviluppando bloc-notes con elegante alloggiamento antiscivolo e preparandosi a una partnership d'arte con Ugo Nespolo 

L'osservazione della realtà è una prerogativa fondamentale dell'attività di marketing. E può essere un esercizio salutare per quelle aziende che, attraverso l'analisi del "non ancora pensato", dei "desiderata" di un certo segmento del mercato, trovano soluzioni per colmarne le lacune.

 

Deve aver ragionato così il management di Fiordo, stamperia di Romentino (Novara) specializzata da oltre 20 anni nel mailing e nella realizzazione di libri, calendari e Gratta e Vinci, allorché ha rivoluzionato l'aspetto del bloc-notes spostando l'alloggiamento per la penna dalla classica posizione verticale, a lato del taccuino, a quella orizzontale, sulla sommità del notes.

 

"L'idea di Fiordo, in particolare del suo fondatore e amministratore delegato Fiorenzo Donati - spiega Gianfranco Tria, da settembre direttore commerciale dell'azienda dopo un quarto di secolo in Carioca, della cui divisione promozionale è il creatore - è stata quella di mettere in discussione l'immagine tradizionale di questo accessorio, un'immagine che sembrava indissolubilmente legata all'angusta asola di elastico collocata sulla destra. La nostra soluzione invece è sia più gradevole dal punto di vista estetico (la penna risulta infatti nascosta) sia più pratica e sicura per lo strumento da scrittura, che non corre il rischio di sfilarsi dal cappuccio scivolando per terra". L'alloggiamento dislocato sulla parte superiore del blocco è protetto da brevetto. E siccome lo spirito dei tempi ama la parola sostenibilità, la scelta dei materiali per il nuovo alloggiamento è caduta su carta e cartoncino certificati Fsc, come per le cover e le pagine dei notes. "Prossimamente sarà disponibile una versione in carta riciclata al 100% - aggiunge Tria - di cui la penna in plastica biodegradabile che offriamo ai nostri clienti rappresenta il perfetto pendant".

 

Ci dev'essere una qualche recondita corda romantica nel management di Fiordo: non è infatti scontato in piena bulimia digitale puntare sulla scrittura analogica e farne il proprio cavallo di battaglia per il canale promozionale, quasi che lo storico polo delle penne di Settimo Torinese avesse ridefinito la sua geografia spostandosi verso Novara. "Offriamo una vasta gamma di personalizzazioni, dalle cover nei colori aziendali ai fogli (in carta bianca, millimetrata, a quadretti o a righe), nei formati A4, A5 e A6, fino alle penne; le nostre customizzazioni contemplano, oltre ai loghi, i personaggi in licensing e le private label, ovvero linee di notes create appositamente per aziende del settore office e personalizzate col loro brand. Facciamo tutto questo già a partire da soli 50 pezzi" - puntualizza Tria, la cui strategia punta nell'immediato futuro ad aggredire il canale retail, gli specialisti di articoli per ufficio, le cartolerie e le cartolibrerie. Per i notes destinati a quest'ultimo canale è nell'aria una collaborazione con Ugo Nespolo, grande artista italiano che ne disegnerà le cover. Come rigorosamente Made in Italy sono d'altronde tutti gli articoli di cui si compone il catalogo Fiordo.

 

*Foto di apertura: La sede di Fiordo, a Romentino (Novara)