Efficienza e obiettivi chiari a servizio della sostenibilità

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Efficienza e obiettivi chiari a servizio della sostenibilità

Idee chiare per un settore, quello del promozionale, che sta vivendo molti cambiamenti. Promotred, anche in occasione di PTE, si mostra attiva e pronta per il futuro, orientata verso oggetti sempre più sostenibili, tra nuove idee e articoli che sostengono il made in Italy e l’Europa 

di Maddalena Baldini

 

Specializzata nel trading commerciale e distributore di importanti brand, italiani ed europei, del settore promozionale, Promotred è un esempio concreto di come, anche in un momento complesso come quello attuale, si debba sempre trovare la giusta via per la ripartenza. Per questo mette in campo attività volte a supportare i clienti, proponendo un ufficio acquisti esterno specializzato in gadget e merchandising e partecipando alla edizione speciale di PTE, la fiera italiana che rappresenta un momento importante per tutte le aziende del comparto. Ne parla Luca Ossola, Chief Executive di Promotred.

 

Quali sono i punti di forza aziendali e verso quale filone di mercato si sta orientando Promotred?

«Non vogliamo essere semplici cataloghisti, ci focalizziamo su produzioni italiane brandizzate con un ottimo rapporto qualità-prezzo e con un alto valore percepito anche dal retail. Per uscire da questa crisi dettata dal Covid ci stiamo orientando su più fronti, in primis su oggetti green anche con accordi in esclusiva o produzioni nostre interne, soprattutto indirizzate verso materiali riciclati, sostenibili e verso ‘materiali secondari’, ossia scarti di lavorazioni che si possono recuperare e riadoperare».

 

Entrando nello specifico degli oggetti sostenibili, quali sono quelli più richiesti?

«Sicuramente il comparto del writing sta avendo un buon riscontro, parlando sempre di oggetti fatti con materiali riciclati o bio. C’è anche la novità del materiale ricavato dalle alghe rosse, le alghe infestanti, giusto per intenderci, trattate e ‘miscelate’ con una resina specifica e poi unite a una percentuale di PLA. Il risultato è una penna fatta con un 80% di PLA e un 20% di materiale alghe rosse. C’è molta richiesta anche per la seedpaper, per i terracotta pots e i ceramic pots personalizzati, tutti made in Netherlands alla quale si affianca una produzione più piccola e artigianale made in Italy».

 

In occasione di PTE, ci sono novità e articoli sui quali Promotred punterà in modo particolare?

«Vogliamo presentare i diffusori per ambiente di InEstasy, anche in previsione del Natale. È un marchio retail già conosciuto per i profumi ricaricabili, ben in linea anche con la sostenibilità. In parallelo vorremmo dare una bella vetrina anche ai prodotti Corthogreen e presentare altre nuove idee sulle quali stiamo lavorando. Ci saranno anche i calendari da scrivania fatti con la carta olandese e la produzione made in Italy: in questo caso, strappando i fogli mese per mese, ci sarà l’opportunità di avere un seed paper con una scelta di semi incredibile, un ottimo e originale veicolo per tutti i tipi di comunicazione aziendale».

 

Come si è evoluto il mercato del promozionale in questi ultimi anni?

«Le trasformazioni sono state davvero tante, in alcuni casi anche repentine, senza considerare ciò che è successo con l’arrivo della pandemia. Proprio partendo da questo ultimo aspetto, posso dire che il mercato italiano si è orientato sempre di più verso il ‘mondo green e sostenibile’, un concetto che in altri Paesi, come per esempio il Nord Europa era già presente da tempo e che in Italia faceva ancora fatica a decollare. È necessaria, però, una precisazione: quando si parla di oggetti sostenibili, bisogna accertarsi che lo siano davvero e al 100%. Ciò implica un rapporto qualità-prezzo diverso per articoli europei che hanno una componente sostenibile più elevata rispetto a quelli importati dall’Asia».

 

Ci sono progetti per il futuro?

«Per il settore writing continueremo a puntare su articoli fatti con materiali riciclati, ecosostenibili e soluzioni di scrittura innovative. Il concetto di ‘riutilizzo e di green’ seguirà, ugualmente, anche gli altri oggetti Promotred, magari indirizzandoci sempre di più anche su materiali secondari di scarto, sino ad arrivare a ottenere il Remade in Italy».