Prodotto green ma anche biodegradabile

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Prodotto green ma anche biodegradabile

Una delle nuove frontiere del green merchandising è quello dei prodotti biodegradabili. La richiesta di disporre di oggetti dove non manchi qualità e design si sposa con le sempre più frequenti esigenze di tutela dell’ambiente circostante 

di Chiara Gentileschi

 

Preservare la qualità e il design ma al tempo stesso salvaguardare l’ambiente e l’economia circolare. Tra le diverse proposte che vanno ad arricchire il ventaglio dei prodotti green un posto da protagonista lo recitano gli articoli biodegradabili. Qui, il tema dell’ecosostenibilità raggiunge le sue forme più virtuose, visto che in questo caso non solo vengono utilizzati materiali riciclabili ma la decomposizione del prodotto nel terreno avviene naturalmente grazie all’intervento di microrganismi presenti in natura. Sono sempre di più le aziende del promozionale che propongono prodotti biodegradabili.  

 

 

Esaurita già in fase di prenotazione

Pur non cambiando la proposta commerciale per la quale Figea è conosciuta da oltre 20 anni, quest’anno per l’azienda è stato caratterizzato da importanti innovazioni che - passando da articoli privi di nitrile o cotone certificato su qualsiasi articolo o plastica rpet - ha avuto il suo culmine nella presentazione dell’agenda BIO. Un prodotto non ecosostenibile, non riciclabile ma biodegradabile e compostabile. L’agenda BIO è nata dalla collaborazione con aziende leader del settore ed è stata davvero un successo: l’articolo si è esaurito già in sede di prenotazione. Le sue peculiarità sono: materiali in biopolioli, carta ricavata da scarti di produzione alimentare, completamente biodegradabile esposta agli agenti atmosferici in 4/5 mesi e compostabile. È stato solo l’articolo con più alta visibilità per Figea ma in seno all’azienda stanno nascendo altri prodotti legati alla protezione, frutto della collaborazione con start-up tecnologiche e mediche legate alle più conosciute realtà tecniche e mediche. Il ‘classico’ rimane il marchio di fabbrica, fanno notare da Figea, ma l’innovazione lo renderà sempre più attuale

 

 

 

Penna da polimeri atossici

Sulla stessa scia del rispetto ambientale anche l’azienda svizzera Prodir, che ha creato il corpo della nuova penna QS40 True Biotic impiegando i biopolimeri atossici e biodegradabili (PHA), questi ultimi generati da microorganismi attraverso processi naturali come la biosintesi, capaci di biodegradarsi senza residui. Il corpo della penna True Biotic potrà essere tranquillamente sotterrato senza provocare danni alla natura ed è in grado di biodegradarsi rapidamente anche in mare, senza alcun impatto. Inoltre, va aggiunto che la produzione di PHA non sottrae terreni all’agricoltura e non richiede fertilizzanti che inquinano le falde acquifere; anche il consumo idrico è minimo e non vi sono emissioni di polveri sottili. La QS40 True Biotic rappresenta una svolta in termini di sostenibilità senza perdere la bellezza del design. Nella versione True Biotic, è disponibile in sette tonalità che vanno dall’arancio corallo al bianco neve, fino al verde alga. Progettata per durare a lungo, la penna è ricaricabile come tutti gli strumenti di scrittura Prodir ed è dotata del refill Floating Ball 1,0 Lead Free a basso impatto con punta senza piombo. Su richiesta, la QS40 è disponibile in un astuccio prestampato realizzato con alghe e polpa di carta FSC, che evidenzia il carattere sostenibile della penna e l’alto grado di innovazione e consapevolezza ambientale.