Uno sguardo al mercato

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Uno sguardo al mercato

Velocità di esecuzione, precisione e materiali rispettosi dell’ambiente: questa la triade che guiderà gli operatori del promozionale attraverso la variegata offerta della prossima edizione di PTE

Italiani e stranieri. Veterani e nuove leve. Titolari e dipendenti d’azienda. Il profilo dei buyer che dal 30 gennaio all'1 febbraio 2024 -affolleranno gli stand di PTE è oltremodo variegato, come d’altronde lo sono le soluzioni per i rispettivi business che li attendono. “Già sono proiettato a vedere qualche macchinario Dtf - esordisce Raffaele Botta, titolare di Punto Stampa di Afragola (Napoli) – perché la tecnologia del Digital transfer va forte semplificando la lavorazione in tutto. Rispetto alla stampa con vinilico e termopressa aiuta a risparmiare tempo, dando risultati anche di notevole bellezza”. E anche di grande precisione, come sottolinea Ivana Coppola di General Pen (Nola, Napoli), alle prese da mane a sera con clienti sempre più esigenti, che non transigono in fatto di definizione e fedeltà quando si parla di loghi: “Con i sistemi tradizionali diventa sempre più difficile soddisfare simili standard, quindi in fiera cercherò un ulteriore affaccio sui mondi del digital transfer e della stampa Uv. Abbiamo già una macchina Dtf per i tessuti, ma ce ne servirebbe anche una per l’oggettistica”.

 

Non è sfuggita agli operatori del settore la presenza sempre più significativa all’interno di PTE di espositori provenienti dall’estero, in particolare dall’Europa orientale. Simmetricamente a questo cambiamento, sono aumentati anche i buyer di quelle aree. Uno di loro è lo sloveno Božo Strgulec, a capo di Partner Aktiv, azienda di Lubiana specializzata nella stampa, promozione e lavorazione in proprio o per conto terzi: “In fiera cercherò sia macchine sia materiali per la personalizzazione di oggetti e wearable. È per me molto importante che simili prodotti siano accompagnati da certificazioni, e questo vale in particolare per i tessuti destinati al contatto diretto con la pelle”.

 

Sicurezza d’uso, trasparenza della filiera produttiva e sostenibilità sia sociale che ambientale sono caratteristiche che vanno a braccetto e alle quali i consumatori finali non intendono rinunciare, anche a fronte di costi più alti: lo dimostrano ricerche di mercato e lo sanno bene imprenditrici come Flavia Panella di Axent Promozioni (Roma) e Vanessa Forte di Flaminia Pubblicità (Colli al Metauro, Pesaro/Urbino). “Nel corso della prossima edizione di PTE - puntualizza quest’ultima - potrà tornare sicuramente utile presentare delle novità che possano educare il consumatore ad abbracciare prodotti più ecologici rispetto a quelli usati tradizionalmente, per esempio la penna ecologica anziché quella in plastica”.

 

Ma qual è il mood con cui i buyer visiteranno i padiglioni di Fiera Milano, a Rho, il prossimo inverno? Sebbene i tempi in cui viviamo non giustifichino euforie, non mancano una lucidità e un ottimismo di fondo: “Le richieste di tempi velocissimi di lavorazione, unite allo snellimento dei magazzini - commenta Ivana Coppola - complicano molto la gestione del lavoro; tuttavia si registra una ripresa rispetto al passato recentissimo e per il natalizio c’è una tendenza tra la clientela ad anticipare gli ordini, quindi tutto sommato i vari aspetti si bilanciano”.


Fiduciosa anche Flavia Panella, che dalla sua trasferta milanese già si immagina pile di materiali informativi e contatti, a tal punto da suggerire all’organizzazione di mettere a disposizione dei buyer di PTE carrelli da supermercato: “Così uno arriva al guardaroba dove ha la sua valigia e vi mette dentro tutto il contenuto del carrello, invece di aprire e chiudere continuamente le valigie di stand in stand”.