8 operatori su 10 dichiarano che acquisteranno più prodotti e servizi promozionali nel 2023 e che sono disposti a spendere di più per articoli green. È quanto emerge dall’indagine che la rivista Promotion ha realizzato, in collaborazione con PTE e Assoprom
Si respira aria di fiducia tra gli operatori del mercato promozionale che si sono incontrati a PTE 2023. Un ottimismo anticipato dai dati dell’indagine di Promotion magazine svolta in collaborazione con la manifestazione e Assoprom, tra la fine di dicembre e i primi di gennaio, e presentata in occasione dell’appuntamento fieristico.
“Il settore ha bisogno di dati”, ha sottolineato Emanuele Guido, Strategic Marketing Director di Fiera Milano. E i dati sono appunto incoraggianti. Complessivamente l’84% degli acquirenti di prodotti promozionali dichiara che incrementerà gli investimenti nel corso dell’anno. Positiva anche l’indicazione delle aziende finali: il 60% circa dei manager afferma che spenderà di più nel 2023 rispetto all’ann1o passato. Considerando il periodo, caratterizzato dall’inflazione e dall’incremento dei prezzi dell’energia e delle materie prime, il dato sembra confermare il valore del comparto, capace di incentivare le vendite e rinsaldare i rapporti tra aziende, fornitori e clienti, come ha evidenziato Rosanna Corvasce, vicepresidente di Assoprom e referente di Emo Servizi.
All’indagine hanno risposto complessivamente 156 aziende, di cui 98 operatori e 58 aziende utenti finali, rappresentative di settori molto eterogenei, “segno questo – ha sottolineato Andrea Demodena, direttore di Promotion - che i prodotti promozionali sono acquistati da tutti”.
Quali sono i prodotti che saranno maggiormente acquistati nel corso del 2023? Per oltre il 70% di agenzie, rivenditori e personalizzatori (in buona sostanza i visitatori di PTE) al primo posto il tessile. Seguono le shopper (più di uno su due le acquisterà), gli articoli per il tempo libero, l’elettronica di consumo, la valigeria. Molto bene anche le macchine per la stampa e la personalizzazione: complessivamente sono nel mirino di oltre il 35% degli operatori. In linea l’intenzione dei manager delle aziende finali. Diversi sono invece gli elementi che pesano nella scelta di un prodotto e/o un fornitore. Per i rivenditori e le agenzie sono soprattutto i tempi di consegna (evidentemente i passati problemi di approvvigionamento dall’estremo oriente hanno inciso nelle risposte); per i manager la sicurezza e le certificazioni sono al primo posto e molto importante è anche l’impatto ambientale.
A tal proposito l'indagine ha indagato se rivenditori/agenzie e aziende sono disposti a spendere di più per un prodotto sostenibile e la risposta è stata omogenea e affermativa per il 76,3% degli operatori e per circa il 70% dei manager.