Meravigliare i clienti con nuove tecniche

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Meravigliare i clienti con nuove tecniche

La personalizzazione stupisce i partner. Nascono nuove versioni di serigrafia e tornano in auge tecniche versatili come la sublimazione abbinata al ricamo. Ogni oggetto ha una propria personalità, ce lo spiegano Market ScreenTypographic, Commtec ed Embroidery Service

di Stefano Belviolandi

 

Nuovi pattern che scatenano la fantasia e stimolano la nascita di differenti tecniche di stampa perché oggi, il credo del settore è stupire, vendere uno stile, un’idea. E, per tutto questo, la tecnologia viene in aiuto grazie ai suoi passi da gigante. Tra le tecniche di stampa, oggi vince il fattore ecologico e la possibilità di produrre pochi pezzi per volta a seconda delle esigenze dei clienti. Al bando, dunque, centinaia di migliaia di oggetti tutti uguali, per far emergere, per esempio, innovativi sistemi come un transfert ‘indiretto’ da riutilizzare all’occorrenza e non all’infinito.

 

Stile e la creatività

È il caso, per esempio, della serigrafia indiretta, come sostiene Fabrizio Selis, socio e responsabile marketing di Market ScreenTypographic. «Non si stampa più direttamente su capo, ma su fogli di carta o poliestere che vengono riutilizzati, all’occorrenza, a transfert a caldo su una maglietta o su un prodotto. Sempre per fare esempi concreti si tratta delle stampe su magliette di una squadra di calcio dove, in corso d’anno, vengono ad aggiungersi nuovi elementi. La tecnica si è affinata e riusciamo a realizzare stampe resistenti ai lavaggi e morbide al tatto». Questo non significa che la serigrafia diretta sia andata in pensione, ma tutto va a sposare l’idea di fornire ai clienti un valore nel brand. È per questo che nelle aziende si trovano nuovi interlocutori come il grafico che diventa il soggetto con cui il cliente s’interfaccia e al quale fornisce il file per la stampa. Nasce così un concetto nuovo di design che coinvolge, appunto, chi lavora sul web che, oltre alla serigrafia aggiunge effetti sensoriali come, per esempio, l’utilizzo di un inchiostro profumato o un effetto ottico che sfiori il 3D. Selis conclude con un ulteriore precisazione: «Il telaio della serigrafia è diventato digitale ed è possibile stampare con inchiostri ecologici che permettono la personalizzazione dell’abbigliamento».

 

Si stampa…a piccole dosi

Tutto ciò guida verso i consumi e i quantitativi di materiale stampato, infatti, la versatilità delle macchine permette di stampare come e quando è necessario. «In precedenza, accadeva che lavorazioni quali la stampa di film serigrafico, la preparazione di telai serigrafici e la messa a punto delle giostre stampanti richiedessero tirature elevate della stessa stampa per poter ammortizzare i costi - spiega Vito Tafuni, responsabile vendite di Commtec -. Oggi le macchine che abbiamo a disposizione e le tecniche ci permettono di tenere sotto controllo i costi e puntare sulla qualità e sui numeri, grazie alla possibilità di realizzare anche piccole quantità e per più volte». Tafuni, per concludere, fa notare un’altra caratteristica: «Una tendenza che ha preso piede è quella di contattare designer, illustratori, quotati o usciti da scuole specializzate, come lo IED, e pilotare le loro creazioni su capi di abbigliamento».

 

Tornano in auge tecniche consolidate

L’evoluzione delle tecniche di personalizzazione dei prodotti tessili ha portato alla ribalta ‘pratiche’ consolidate da tempo come la sublimazione. Come mai? Lo spiega Alessia Baroni, socia e titolare di Embroidery Service, sostenendone soprattutto la versatilità. «La sublimazione può essere utilizzata sul tessile, sulle ceramiche, sulle porcellane, sui magneti», afferma. Embroidery Service è fornitrice di macchinari per il ricamo e ha deciso di abbinarle alla sublimazione. «Attraverso questo incontro – spiega la titolare – riusciamo a personalizzare addirittura un capo da lavoro come, per esempio, il grembiule di un cuoco. In più vendiamo lo stile e tanti corsi di formazione. Durante la pandemia abbiamo fatto boom sui corsi per il ricamo. Abbiamo anche notato – conclude Alessia Baroni – come molte aziende abbiano sfruttato il periodo pandemico per fermarsi e formarsi». È fondamentale non attendere le richieste dei clienti ma anticiparle e capire come una novità può davvero far la differenza.