L’attività promozionale segue il trend dell’utilità

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L’attività promozionale segue il trend dell’utilità

La pandemia ha accelerato la tendenza che vuole privilegiare un rapporto più attento alla necessità del momento. Il gadget diventa un oggetto utile e anche i servizi cambiano e si adattano. Le agenzie fanno pure attività di logistica. Ne parlano Sadesign, NBL Vitolo ed Etabeta

di Renato Castagnetti

 

Trasversalità e creatività, consulenza, prodotti utili e senso di appartenenza al brand. Sono questi gli elementi chiave che descrivono il rapporto tra agenzie e clientela. Ma come sono cambiati i singoli attori? Molto ha fatto la situazione sanitaria accelerando una tendenza che, forse, era già in atto da qualche tempo, privilegiando un confronto più attento anche nel settore della PTO (pubblicità tramite oggetto).

 

Le aspettative della clientela

«I nostri clienti si aspettano di trovare un interlocutore che assolva totalmente alle loro esigenze», afferma Andrea Stenico, managing director di Sadesign.

«Rispetto al passato, le aspettative riguardano principalmente la possibilità di acquistare prodotti innovativi in grado di trasmettere un messaggio in linea con la mission e i valori dell’azienda-cliente. Individuare e proporre un articolo che presenti queste caratteristiche può risultare una scelta vincente per colpire positivamente gli acquirenti» spiega Luisa Delle Chiaie, sales account NBL Vitolo. «In questo momento – afferma Damiano Zanini, responsabile commerciale di Etabeta – la strategia per fidelizzare il cliente, e quindi rispondere alle aspettative, è dimostrare la capacità di adattarsi il più velocemente possibile alle sue mutate esigenze ed essere reattivi nel trovare soluzioni professionali».

 

Gadget a seconda del momento

La pandemia ha comunque creato una serie di nuove necessità facendo un po’ da spartiacque. Nel corso dello scorso anno c’è stata la corsa a utilizzare come gadget per clienti e collaboratori tutti quei dispositivi indispensabili per lavorare in sicurezza (mascherine, gel disinfettanti, camici, cuffiette, occhiali di protezione). Quest’anno, passato il picco dell’emergenza, l’utilizzo sempre più diffuso dello smart working, della didattica a distanza, dei meeting on line sta spingendo le aziende verso l’acquisto di prodotti promozionali funzionali a queste attività: ed ecco partire le richieste di supporti per tablet, smartphone e pc, cavetti di ricarica e trasferimento dati. Damiano Zanini, oltre a queste indicazioni, ha sottolineato come «l’alternanza lavoro casa/ufficio stia facendo tornare di moda anche borse e zaini, porta pc, astucci attrezzati e chiavette usb».

 

Come sono cambiati i servizi?

A fronte di questi mutamenti pure i servizi delle società che abbiamo interpellato sono cambiati orientandosi verso la consulenza. «La nostra offerta in servizi aggiuntivi (selezioni mirate e ampie, prodotti sostenibili, packaging dedicati, creatività e design a disposizione, servizi fotografici ad hoc, manipolazioni dei materiali, gestione stoccaggio e spedizioni) è reale ed è un’attività che ormai non può essere disgiunta da un’attività commerciale come la nostra», spiega Stenico.

Sulla stessa linea d’onda NBL Vitolo che, oltre a definirsi consulenti e non più fornitori di gadget e merchandising, basandosi anche sul fatto che la logistica è il servizio che ha subito un maggior cambiamento, attraverso la voce della sales account Delle Chiaie afferma di «orientarsi verso la specializzazione nella consegna degli articoli a domicilio».

Anche Etabeta si è strutturata per offrire al cliente anche il servizio di logistica e confezionamento integrandoli, quando richiesto, con lo sviluppo di portali web dedicati a ciascun acquirente.

 

Quali sono i trend degli articoli promozionali

«Quando circa 30 anni fa abbiamo cominciato quest’attività gli articoli promozionali erano una decina (caps, felpe, t-shirt, ombrelli, zainetti e poco altro). Ora – afferma Stenico – è possibile realizzare qualsiasi oggetto con qualsiasi variante. Si produce in base alle specifiche esigenze di quel cliente con quel progetto. Parlare di un trend particolare, quindi, è difficile. Se guardiamo all’anno appena passato il medicale l’ha fatta da padrone. Se volgiamo lo sguardo all’era pre-Covid, si deve parlare di usb, di High-Tech, delle t-shirt, dei materiali ecosostenibili, di borracce e ora si stanno affacciando anche i gadget digitali».

Concorda Delle Chiaie che precisa: «uno dei principali trend del settore promozionale è la sostenibilità. La tendenza generale dei consumatori finali a preferire l’acquisto di prodotti green ed ecologici ha conseguenze dirette nel mondo del b2b. In linea con questo orientamento, anche le aziende stanno scegliendo articoli green, realizzati in materiali garantiti e, talvolta, riciclati»