Inchiostri e mercato

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Scenari

Inchiostri e mercato

Una serigrafia professionale deve prestare attenzione, oltre che all’attrezzatura e ai macchinari, anche agli inchiostri da adoperare. Questi, infatti, dovranno essere selezionati tenendo conto della matrice di stampa e dell’asciugatura

di Angelo Barzaghi, fondatore e docente dell’Accademia Serigrafica www.accademiaserigrafica.com

 

In base al mercato di riferimento la serigrafia ha un suo codice di espressione - se così vogliamo chiamarlo - e delle regole che la determinano in base al ciclo di lavorazione. Per essere più chiari: lavorare per l’industria tessile e dell’abbigliamento ha finalità e procedure completamente diverse da quelle che si possano incontrare nel settore della grafica.

Facciamo una veloce distinzione tra i due settori: quello tessile si riferisce principalmente a tutto ciò che ha a che fare con il mondo del tessuto e, seppure spesso ci si limita a pensare all’abbigliamento promozionale e pronto moda o ancora, in modo più ristretto, a t-shirt, felpe e shopper in cotone, il mondo tessile serigrafico si rivolge anche al mercato dell’arredamento, dell’automotive e del mobile. Di conseguenza è diversa la maniera di affrontare la stampa vera e propria poiché, oltre all’attrezzatura e ai macchinari, deve cambiare anche il criterio di scelta degli inchiostri.

 

Matrice e tessuti

Gli inchiostri serigrafici non sono tutti uguali ma tutti hanno una caratteristica fondamentale che li accomuna: devono essere adatti a passare attraverso una matrice fatta di tessuto opportunamente trattato. Stiamo parlando del telaio serigrafico e, se ci riferiamo alla serigrafia professionale, non possiamo far altro che pensare alla matrice di stampa ottenuta sfruttando il sistema classico.

Nei vari settori gli inchiostri hanno caratteristiche chimiche e funzionali spesso dissimili, pur operando correttamente sullo stesso tipo di supporto. È il caso, nel settore del tessuto, degli inchiostri a base acqua, solvente, Plastisol o silicone. Questi inchiostri lavorano in modo efficace su una varietà molto ampia di tessuti, sia naturali sia sintetici, e ognuno ha una sua peculiarità di funzionamento e resa. Nel caso di fibre come il poliestere, per esempio, tutti questi inchiostri, pur con risultati di mano e opacità diverse, agiscono egregiamente e possono essere usati anche per varie esigenze produttive.

 

Attenzione all’asciugatura

Sottolineiamo un elemento importante: ogni inchiostro ha necessità di essiccazione diversificata a seconda della sua composizione. Nella grafica ci si trova principalmente di fronte a inchiostri UV o a solvente; pure i prodotti a base d’acqua possono funzionare altrettanto bene su alcune specifiche superfici. Anche in questo caso i tipi di prodotto richiedono sistemi di asciugatura diversi a seconda della loro natura.

La scelta degli inchiostri, di conseguenza, deve essere fatta innanzitutto sulla base del supporto da dover personalizzare, tenendo conto del tipo di struttura sia produttiva (macchina da stampa e suoi accessori) sia del tipo di forno o sistema di asciugatura che si ha a disposizione. Una serigrafia professionale, quindi, non può trascurare la scelta più adeguata del sistema di asciugatura finale in base all’inchiostro usato nel ciclo di produzione.