“Nulla si crea, nulla si distrugge, tutto si trasforma”. La massima dello scienziato Lavoisier impronta anche il marketing delle aziende sostenibili. Bic, per esempio, oltre all’iconica penna in quattro colori che compie 53 anni proposta in tante varianti, si presenta a PTE con penne realizzate con materiali di scarto: polimeri lavorati in Spagna, in fabbriche di proprietà alimentate da fonti di energia rinnovabile. E a proposito di recupero Silicon lancia la “Recycled milk carton collection”: bloc notes e penne prodotti con un derivato dal recupero del Tetrapak.

Anche i blocchetti di foglietti riposizionabili Memo-stick di Responsor sono proposti nella versione Eco, con materiali ecologici 100%, biodegradabili e compostabili, e personalizzati con stampe che rispettano l’ambiente, senza prodotti chimici. Oltre ai foglietti, vi sono le penne e portapenne green prodotti in zucchero di canna e glucosio.

Giving Europe, pioniera della certificazione Iso 26000, ha presentato la sua collezione “Impression” con i cataloghi suddivisi in base alla percentuale di materiali ecologici utilizzata: si va dal 10 al 30% di Eco Basic per passare al 30-50% di Eco Friendly per finire con Eco Proof, con prodotti con oltre il 60% di materiali ecologici. Un esempio? Dalle penne in bambù alle agende in sughero e lino.

Massima attenzione all’ambiente anche per la comunicazione sul punto di vendita. DP Digital Point, che si è presentata a PTE con uno stand completamente in Digiboard, propone totem e desk in cartone: soluzioni ecologiche, che non rinunciano all’impatto comunicativo.

Nuova vita dagli scarti e filosofia no waste per G-Kappa, che produce articoli (dai portamenu ai portapolizza per auto) in pvc, materiale completamente riciclabile. E infatti su ogni prodotto campeggia il simbolo “recycle” per far capire che l’azienda non produce rifiuti.

Si spinge addirittura oltre Maxema con il suo messaggio “no news, good news” per promuovere le sue penne, disegnate e prodotte in Italia, con materiali riciclati post consumo. Come dire: se un prodotto è bello, perché buttarlo?

Anche Il Paniere Serafini ha lanciato a PTE 2023 un messaggio inequivocabile sulla sostenibilità, invitando a riutilizzare le lattine/confezioni dei propri cioccolatini e prelibatezze gastronomiche come contenitori per conservare le spezie in cucina o come portapenne per l’ufficio.

Tra gli stand tanti anche i prodotti destinati a una nuova vita. Una volta terminato l’uso, i lanyard in carta di Promotred, che contengono semi, possono essere piantati, proseguendo così il loro ciclo vitale. Così come fanno anche le “Seeds Bombs” che contengono palline di argilla con semi, colorate naturalmente, inserite in una confezione di cartone che può diventare un avvolgicavo per auricolari o portatovaglioli. E in questo caso la sostenibilità è non solo ambientale, ma anche sociale: la produzione viene svolta da aziende che sostengono progetti di inclusione di persone diversamente abili.

Impegno sociale che torna anche con la polacca Axpol, che ha portato a PTE 2023 anche prodotti che fa realizzare in Ucraina, in modo da offrire un aiuto concreto alla popolazione colpita dalla guerra. Si tratta di peluche in Rpet che, un tempo, sono stati bottiglie.