Assaggi di PTE

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Sostenibilità, durabilità, experience: sono alcuni dei macrotrend che emergono da una prima e agile ricognizione tra gli espositori dell’edizione 2024 di PTE

È iniziato il conto alla rovescia per la prossima edizione di PTE, in programma dal 30 gennaio all’1 febbraio 2024: in quei giorni si cristallizzerà il sentiment dell’intero settore dell’oggettistica, tessile promozionale e delle macchine per la personalizzazione, rappresentato dalle oltre 100 aziende che giunte da 12 paesi (Italia, Germania, Francia, Austria, Spagna, Polonia, ecc.) animeranno il padiglione 10 di Fieramilano Rho.

 

I prodotti in fiera rispecchieranno lo stato dell’arte in tema di materiali, tecnologie e best practice; senza dimenticare la formazione professionale e momenti d’incontro/confronto tra gli operatori del settore. A tal fine tornerà PTE Lab, il laboratorio dedicato alla dimostrazione live di esempi di personalizzazione su ogni tipo di materiale e tramite tecniche diverse (stampa, marcatura, ricamo…). Riconfermato anche PTE Meet, l’area che attraverso un fitto calendario di talk, seminari e workshop permette di fare il punto sul mercato e di confrontarsi sulle tecnologie di personalizzazione.

 

In vista dell’appuntamento abbiamo effettuato una piccola ricognizione tra alcuni espositori, dalla quale emergono ben definiti certi macrotrend che percorrono il comparto. Primo tra tutti la sostenibilità, ben riassunta da articoli come le borracce sportive in Tritan, il copoliestere di nuova generazione che offre il duplice vantaggio di essere riciclabile al 100% ed esente da bisfenolo A, circostanza che ne fa un materiale ideale per l’utilizzo come contenitore di bevande. Le propone la tedesca Macma Werbeartikel per la prima volta a PTE. L’attenzione per l’ambiente caratterizza anche gli inchiostri offerti da Crios Transfer, azienda veneta specializzata nei transfer serigrafici personalizzati. Le sue miscele premium per macchine inkjet Dtf con certificazione Oeko Tex, vendute in flaconi da 1 l/1 kg, hanno il pigmentato a base d’acqua e rendono il transfer più sottile, morbido e anche più economico da produrre.

 

L’impegno per l’ambiente ha anche accentuato la qualità e la durabilità degli oggetti promozionali, che ormai da tempo non sono più gadget usa e getta ma veri e propri accessori e capi di abbigliamento che nulla hanno da invidiare al mondo del fashion, non a caso spesso affiliato al mondo della personalizzazione. Oltre alle patch della già citata Crios Transfer, le cui varianti ricamate “in flock” rappresentano per così dire l’alta gamma di questo tipo di guarnizione, sarà in fiera il giftware in vera pelle a marchio Hieno, uno dei brand di Biembi, anche lui tra i nuovi espositori della manifestazione. Questa collezione di articoli curati nei minimi dettagli comprende referenze office (valigette 24 ore, organizer e articoli da scrivania), fashion (borse da donna, portafogli, necessaire, portadocumenti) e freetime (zaini, portatessere, portachiavi, svuotatasche). Comune denominatore è la cura per i materiali, sempre di qualità, resistenti all’uso quotidiano e accompagnati da certificazioni.

 

Con la linea Da Vinci, Biembi ricorre invece al potere evocativo della grafica e del design made in Italy per biglietti augurali in carta pregiata con interventi in oro a caldo e sbalzo a secco, carte regalo, foto album e altra regalistica. I disegni che impreziosiscono queste creazioni sono originali e inediti: creati da illustratori professionisti, sono realizzati in tecnica mista e riproducono soggetti particolari come libri antichi, oggetti da collezione, gioielli, strumenti musicali ed elementi naturali rivisti in chiave artistica. Una linea, insomma, che ripercorre il saper-fare artigianale ben radicato nelle tradizioni del nostro paese, interloquendo nel contempo con la clientela straniera, sempre affascinata dal genio italiano di cui il nome Da Vinci è epitome universalmente riconosciuta.

 

La qualità diventa nel caso dei prodotti commestibili una questione quanto mai imprescindibile, si capisce quindi come essa sia il faro delle attività di Slodkie, azienda polacca specializzata in dolciumi pubblicitari, di cui vanta la più ampia gamma disponibile in Europa, partecipando fin dal 2004 alle campagne dei principali brand mondiali. L’assortimento Slodkie conta oltre 300 referenze: cioccolatini, biscotti, caramelle, lecca-lecca, gomme da masticare, praline e tartufi fatti a mano; il tutto declinato in un’ampia gamma di colori e confezioni, in grado di offrire possibilità di branding pressoché infinite. Tra gli highlight, le praline di cioccolato belga Callebaut, prodotte con fave di cacao di origine ben nota e sostenibile, sotto il controllo della Cocoa Horizons Foundation che è a contatto diretto con i coltivatori.

 

“Esperienziale” è un altro termine chiave di questi anni, amplificato dalle vicende legate ai lockdown pandemici ed espressione della voglia di vivere insieme alla giusta compagnia momenti di convivialità, degni in tutto e per tutto di essere ricordati. Congeniali a questo tipo di approccio sono i tovaglioli di Veluti, specialista romana della personalizzazione mediante stampa a caldo di qualità: i suoi prodotti di vari formati in ovatta di cellulosa, Airlaid oppure di tipologia Vel One sono impiegati in eventi di qualunque genere, complice la flessibilità dell’azienda in tema di quantitativi (si parte da un minimo d’ordine di 100 tovaglioli).

 

Cene gourmet, momenti di benessere, soggiorni da sogno e attività adrenaliniche sono il pane quotidiano di Wonderbox, protagonista in Italia da oltre 15 anni del mercato dei cofanetti regalo, che a PTE presenterà Wonder-ecard: una card targettizzata per occasioni o categorie, con all’interno una variegata offerta multibrand che permette di coprire differenti range di acquisto e destinatari. Una risorsa originale per premi aziendali, team building, welfare e corporate gifting ma anche attività di loyalty per tutte le categorie di prodotto.

 

A mettere le ali alla libertà e ai sogni provvede spesso anche la tecnologia, che con una schiera di device wireless e di powerbank (che si confermano ancora tra i best in class del settore) può fare di un parco altoatesino o di un bistrot parigino un ufficio altrettanto efficiente del centro direzionale.