Le infinite applicazioni della stampa 3D

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Le infinite applicazioni della stampa 3D

La giovane impresa 3DSprinted creata da Emilio Destratis offre prototipazioni esclusive e produzioni in serie di oggetti creati tramite macchinari in grado di realizzare ogni genere di forme senza limiti alla creatività 

Dal 2020 3DSprinted si propone sul mercato con prodotti per la stampa 3D per offrire soluzioni in ambito promozionale realizzate ad hoc, per ogni specifica esigenza. L’interesse per questa tecnologia da parte di Emilio Destratis, titolare di 3DSprinted, nasce una decina d’anni fa con l’acquisto dei primi macchinari e la sperimentazione delle potenzialità offerte, cresce nel tempo con l’acquisizione di nuovi strumenti (oggi conta 14 apparecchi) e l’ampliamento del laboratorio, per sfociare in una proposta commerciale a tutto tondo: individuazione delle necessità di comunicazione, creazione del progetto, realizzazione del prototipo e produzione. “Ci concentriamo sulle esigenze dei nostri clienti - afferma Destratis - al fine di comprendere e soddisfare le loro necessità, garantendo supporto nella modellazione, prototipazione e produzione di parti stampate in 3D, componenti personalizzati, gadget, prototipi ingegneristici – dai più semplici ai più complessi – e soluzioni su misura per piccole, medie e grandi aziende”.

 

Le opportunità offerte da questa tecnologia sono quanto mai ampie, i vincoli alla creatività ridotti al minimo. Esistono fondamentalmente due sistemi di lavorazione possibile nella stampa 3D: quello additivo che utilizza un filamento plastico (i materiali possono variare per creare soluzioni estetiche e tattili differenti) che viene sciolto tramite estrusione per creare oggetti con una definizione al decimo di millimetro; quello Sla (stereolitografia) che utilizza una vaschetta con resina fotopolimerizzante che permette lavorazioni ancor più dettagliate (ideale infatti per creare miniature), ma necessita di un’ulteriore fase di finitura.

 

“Il vantaggio della stampa 3D nell’ambito promozionale - sottolinea Destratis – è quello di non dipendere da forniture di oggetti preconfezionati da personalizzare, ma di poter ideare ex novo l’oggetto stesso, già personalizzato sotto tutti i profili, o con la possibilità di ulteriori integrazioni”. Integrazioni che possono spaziare in ogni ambito, anche il più tecnologico come dimostra il sistema Amelie (al quale è dedicato anche un sito). Si tratta di una mano/vassoio per il vino in grado di riconoscere la bottiglia grazie ai suoi sensori e raccontare così la storia della bevanda, fornendo informazioni sulle uve, la cantina e le tecniche di produzione.

 

Da segnalare anche il progetto “Che palle di Natale!”: sono quelle in 3D da mettere sull’albero (ma anche da tenere sul comodino con l’apposito supporto fornito), che illuminandosi mostrano l’immagine incisa in superficie attraverso la tecnica della litofania.