La cultura della stampa tra tecnica e gestione

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La cultura della stampa tra tecnica e gestione

Non basta conoscere le tecniche di stampa; è necessaria una visione a tutto tondo del mercato e possedere competenze che spaziano dalla grafica alla gestione delle risorse umane, dal marketing alla comunicazione. L’Atelier della stampa, l’accademia fondata da Market Screentypographic a Milano, cerca di dare una risposta all’esigenza di professionalizzazione del settore

Un’intuizione ha dato il via al progetto, che si è rivelato rispondere a un’impellente necessità dell’intero comparto. Potremmo sintetizzare così la nascita un anno fa dell’Atelier della stampa – Milano academy, il centro di formazione creato dai fratelli Selis, titolari dell’azienda Market Screentypographic (Mst) distributrice internazionale di macchinari per la stampa su tessuto.

 

Trent’anni di esperienza nel settore sono serviti a costruire un bagaglio di conoscenze, non solo degli strumenti necessari a eseguire lavori di stampa con tutte le tecnologie a disposizione, ma del complesso meccanismo che governa l’intero processo produttivo. Da qui la scelta di mettere a disposizione degli operatori già attivi e di chi intraprende per la prima volta questa attività le competenze necessarie per lavorare nel modo più efficiente possibile. Perché, come dichiara Fabrizio Selis socio e ceo di Mst nonché fondatore e formatore dell’Atelier della stampa, “Il problema non è tanto imparare a usare un macchinario, ma inserire la fase della stampa all’interno di un percorso più articolato, fatto di proposta commerciale, analisi delle diverse soluzioni possibili, elaborazione grafica, comunicazione e marketing”.

 

La scuola di formazione, costituita da un corpo docente di specialisti delle varie tipologie di stampa (serigrafia, ricamo, digitale, sublimazione, thermo transfer, laser Co2) propone corsi per apprendere le nozioni più squisitamente tecniche, dalla prototipazione all’approntamento di schede tecniche fino alla creazione di effetti speciali per strategie di branding, con un approccio ad ampio spettro che integra tutte le funzioni indispensabili per condurre un’impresa al successo.

 

“Oggi la competizione è elevatissima - spiega Selis -  i tempi di consegna sempre più rapidi, per non parlare della lotta sui prezzi e della tecnologia in continua trasformazione. Non è più possibile lavorare come nel passato, correndo dietro alle richieste dei clienti in perenne stato di urgenza. Il tempo è una risorsa che va impiegata per migliorare i processi industriali ed evitare sprechi, costruendo innanzitutto un gruppo di lavoro affiatato, capace di comunicare e dialogare in modo funzionale lungo tutta la catena di produzione”.

 

Anche per questo motivo si sono sviluppati all’interno dell’Accademia i corsi che si occupano di marketing e organizzazione aziendale e crescono di pari passo le richieste da parte delle aziende di ricevere una consulenza in sede (ma anche online, in una sorta di “pronto soccorso della stampa”) per verificare insieme agli esperti dell’Atelier l’intero processo industriale, dalla fase degli ordini all’esecuzione finale della commessa.

 

In pratica, è necessario ottimizzare ogni fase della catena operativa: chi opera nel settore commerciale deve conoscere nel dettaglio le tipologie di lavorazioni disponibili per suggerire quella che meglio si adatta alle esigenze del cliente; il grafico deve sapere quali sono i problemi che incontra il tecnico sulle macchine e quest’ultimo a sua volta non può ignorare le peculiarità della grafica.

 

“È finito il tempo in cui ciascuno faceva esclusivamente la sua parte - ribadisce Selis – e oggi per ottenere il massimo dal lavoro è indispensabile condividere conoscenze e informazioni, oltre che investire in formazione continuativa”.

 

È un dato di fatto. L’evoluzione della tecnologia è costante, bisogna mantenersi aggiornati su tutto ciò che ruota intorno al mercato della stampa personalizzata a partire dai tessuti fino ad arrivare agli inchiostri, ai filati alle pellicole e alle molteplici modalità di impiego. Una complessità che non deve spaventare, perché sono disponibili infinite soluzioni possibili e perché stimola la creatività, che affascina moltissimi giovani che scelgono gli studi di grafica con la prospettiva di entrare in questo mondo del lavoro. L’Atelier anche sotto questo profilo si propone come strumento per favorire l’incontro tra domanda e l’offerta. I ragazzi che terminano il percorso di studi hanno modo di fare esperienza diretta su tutte le tipologie di macchine presenti in laboratorio, entrando in contatto con le diverse tecnologie, ma anche scoprendo i diversi ruoli professionali che le aziende richiedono.

 

Dall’orientamento alla formazione, dall’esperienza sul campo al reperimento di un posto di lavoro il passo è breve se la preparazione delle nuove leve corrisponde in modo puntuale alle figure professionali ricercate dagli operatori di settore.

 

“La professione - sottolinea Selis – è cambiata nel tempo; non si può più fare riferimento all’approccio da autodidatta tanto diffuso tra gli stampatori. I ragazzi che formiamo arrivano in azienda con capacità creativa e una preparazione puntuale che gli imprenditori più oculati sanno incanalare all’interno dell’organizzazione”.

 

Per favorire ulteriormente questo incontro, sul portale dell’Atelier è presente la sezione JOBisogno, che non solo raccoglie le candidature di chi cerca lavoro nel mondo della stampa, ma offre anche una vetrina a chi si propone come freelance o è disponibile per realizzare produzioni conto terzi.

 

Una visione del mercato che pone al centro la crescita culturale di tutti i protagonisti del comparto, non ultime le agenzie promozionali per le quali l’Atelier della stampa ha già ideato percorsi formativi ad hoc, che presenterà alla prossima edizione di PTE.