Parola ai buyer

PTE - PromotionTrade
exhibition
Scopri

Scenari

Parola ai buyer

Il 2024, che a fine gennaio vedrà tornare PTE-Promotion Trade Exhibition, presenterà sfide ma anche tante opportunità, come ci spiegano alcuni operatori che visiteranno la manifestazione

Dopo la pandemia il nostro settore è ripartito con slancio, dimostrando che anche nei momenti più incerti tutto è possibile e che molto è ancora da scoprire. Soprattutto le aziende che operano nel promozionale riconoscono sempre più l'importanza di affidarsi a interlocutori competenti per dare la giusta riconoscibilità e visibilità al proprio brand”. Con queste parole Antonella Sorrentino, responsabile commerciale dell’agenzia Cadò Promotion, esprime il suo pronostico/auspicio per il futuro. Un sentimento intriso di un certo ottimismo e che è condiviso anche dagli altri operatori di agenzie e distributori di articoli promozionali che abbiamo intervistato per sondare quali sono le aspettative e i trend del mercato dal punto di vista di chi visita la fiera per scoprire novità e nuove possibilità di business.

 

Per quanto riguarda i settori più interessanti come sbocco commerciale dei gadget personalizzati, i più quotati sono quelli legati al mondo food, al tecnologico, alla cura della persona/wellness, al farmaceutico e all’istruzione (scuole, università e altri enti formativi). Federico Vitolo, chief operating officer di Nbl Vitolo, pone l’accento sull’industry dell’organizzazione degli eventi: “Dopo un lungo periodo di fermo dovuto alla pandemia, è il settore che dimostra più vitalità sia in ambito turistico sia nel b2b in generale”.

 

Il trend del promozionale considerato più promettente da tutti è senza dubbio quello della sostenibilità: “La richiesta di prodotti ecosostenibili – sottolinea in particolare Vittorio Sannoner di Stampasìè sempre molto elevata, come lo è quella delle certificazioni ambientali e sociali. Il focus oggi oltre che sul materiale con cui gli articoli vengono realizzati è anche sulla tracciabilità dell’intera filiera produttiva: la sostenibilità non è più solo una tendenza ma un elemento e uno ‘stile di vita’ che sta coinvolgendo tutto il nostro settore, dai produttori ai fornitori e ai rivenditori”. Per Federica Francione, manager di Alkimie, un altro trend da tenere d’occhio è il digital: “Nonostante ci sia ancora un certa resistenza all’abbandono dei cataloghi cartacei, che rimangono sempre per noi uno strumento imprescindibile, emerge una maggiore apertura rispetto al passato verso la digitalizzazione sia per quanto riguarda gli strumenti di vendita sia per i servizi integrativi di supporto al marketing messi in campo dai nostri fornitori”.