Congressi, eventi e corsi. Scenari per la ripartenza

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Congressi, eventi e corsi. Scenari per la ripartenza

Il biennio trascorso non ha fatto sconti all’industria dei convegni e dei meeting aziendali e di formazione. Ora la voglia di ripresa è grande e le aziende sono pronte a riprendere le proprie attività e a riunire i propri team o partner per incontrarsi, formarsi o motivare. Un’occasione ghiotta anche per il give-away, a patto che rimanga fedele ai valori della sostenibilità socio-ambientale

Si è mai visto un convegno, evento o corso di una certa risonanza sprovvisto di una shopper, una penna o un bloc-notes brandizzato? L'andamento di questo settore è uno di quelli che più da vicino riguardano l'attività di fornitori di give-away e di servizi di personalizzazione, è quindi importante avere il polso del suo stato di salute.

 

Finalmente si torna a respirare: dopo un 2020 che è stato l'annus horribilis per il settore, l'industria dei congressi e degli eventi riparte, con grande voglia di tornare a incontrarsi e con nuove competenze e consapevolezze elaborate in questi ultimi due anni.

 
Emblematico della volontà di lasciarsi alle spalle l'impasse è stato lo svolgimento a Roma, dal 10 al 13 febbraio scorso, in modalità ibrida, del meeting annuale e assemblea generale 2022 di Iapco (International Association of Professional Congress Organisers).

 

"Siamo alla vigilia di una nuova fase di rallentamento delle restrizioni - sottolinea Patrizia Semprebene Buongiorno, membro del comitato organizzatore del meeting e vicepresidente Aim Group International, azienda forte di 60 anni di esperienza nel campo dei congressi, eventi e comunicazione - e questo sta dando slancio alla pianificazione degli eventi, con forti segnali che i clienti sono pronti a riprendere le proprie attività e a riunire di persona i propri team o partner per incontrarsi, formarsi o motivare. Nelle ultime 3-4 settimane in particolare si sta assistendo a una forte crescita di richieste di preventivi per i prossimi mesi".


Che volto avranno gli eventi del dopo pandemia? La voglia di lasciarsi alle spalle il distanziamento e di tornare a vivere esperienze face-to-face, in compagnia di grandi gruppi di colleghi provenienti da vicino e da lontano, è cosa più che comprensibile. Ma alcune nuove modalità di fruizione sviluppate durante il biennio 2020-22 sembrano tuttavia destinate a rimanere: se è vero che proprio l’assenza di eventi ha fatto riscoprire il valore unico dell’incontro personale, la crescita digitale ci lascia una eredità positiva, con eventi che sempre più si fanno “phygital”.

 

"La tendenza - osserva a riguardo Patrizia Semprebene Buongiorno - è quella di organizzare eventi ibridi, con una riunione principale in presenza in una città e lo streaming online dei contenuti, che possono essere seguiti da remoto”.

 

In futuro bisognerà insomma fare i conti con la compresenza di contenuti "smaterializzati" accanto alle tradizionali modalità di fruizione sia di grandi congressi sia di eventi più circoscritti. Un'occasione ghiotta per gadget hi-tech come auricolari, telecamere e microfoni per la partecipazione in streaming.

I best in class in termini di adeguamento a questa nuova modalità di fruizione sono i settori pharma e sanità, almeno a giudicare da quanto dichiara Laura Ghisleri, content & networking director Ikn Italy, azienda da 35 anni sul mercato della creazione e sviluppo di eventi e corsi di formazione b2b: “Questi settori hanno risposto bene alla nostra trasformazione in digitale di prodotti anche modulari nella formazione”.

 

Sempre secondo Ghisleri, al momento la richiesta di eventi, corsi e formazione si concentra maggiormente su settori quali banking e insurance, con un ventaglio di argomenti che spazia invece dalla cybersecurity alla transizione energetica, all’omnicanalità nel retail, ecc.

 

Strumento versatile e adattabile a tutte le esigenze, il give-away è già presente sia nel settore farmaceutico, dove le ben note vicende degli ultimi anni hanno contribuito al moltiplicarsi di mascherine, gel disinfettanti e altri prodotti antimicrobici, termometri e persino saturimetri personalizzabili, sia in quello finanziario, dove oltre agli articoli di cancelleria assume spesso le fattezze di accessori tecnologici come power bank, chiavette usb, cuffie e altoparlanti wireless.

Nella varietà delle sue espressioni, costante dovrà rimanere l'adesione del gadget e del logo che rappresenta alle idee-forza di questi anni, tutte tese alla salvaguardia del pianeta e alla riduzione della carbon footprint: "È divenuto ormai un must - precisa Patrizia Semprebene Buongiorno - scegliere gadget legati a tutto ciò che è sostenibile, sia dal punto di vista ambientale che sociale. Spesso, per l’acquisto si passa attraverso agenzie di distribuzione di gadget piuttosto che il contatto diretto con produttori, a meno che non ci siano già contatti attivi o progetti speciali, per esempio legati al sociale".

 

Una direzione, quella della sostenibilità a 360 gradi, che rappresenta il fil rouge di tante proposte che trovereremo a PTE.