Gennaio è il momento dei progetti e degli impegni. Lo sanno gli operatori del mercato promozionale che si danno tradizionalmente appuntamento a PTE-Promotion Trade Exhibition. Qui importatori, distributori, rivenditori e personalizzatori possono condividere le novità e gettare le basi per l’anno che si attende. Non mancherà anche Assoprom, l’Associazione Italiana Produttori e Distributori Articoli Pubblicitari e Promozionali, che lo scorso 1 agosto ha rinnovato il consiglio direttivo eleggendo alla presidenza Mario Bertino, country manager Italy di Bic Graphic Europe SA Italy. Lo abbiamo incontrato per capire qual è la sua ricetta per sostenere il settore.

Qual è il suo programma per supportare le aziende e il settore promozionale?

Tra le priorità vi è sicuramente continuare a esercitare pressione sulle istituzioni per ottenere un reale riconoscimento del settore promozionale, che preveda anche l’attribuzione di un codice Ateco e che possa dunque sostenere le aziende in caso di necessità. Un altro punto importante riguarda favorire gli scambi, tanto con le altre associazioni promozionali europee quanto con gli altri settori nazionali, al fine di cogliere al meglio le tendenze e le opportunità del mercato e poterle così condividere con i soci. Non da ultimo, la necessità di adeguare le normative a quelle vigenti a livello europeo.

Per esempio?

L’Italia è l’unico paese in Europa in cui, a causa di un decreto (art. 3 D.L 20/4/71 n163) che risale a oltre 50 anni fa, è vietato l’utilizzo degli accendini a scopo promozionale. Tuttavia, dall’estero, dove forse non si è informati, si continua a commercializzare impunemente il prodotto in Italia, soprattutto online, creando confusione e andando a intaccare la competitività dei nostri distributori.

Cosa farà Assoprom per aumentare la sua rappresentatività?

Per avere maggior voce in capitolo l’obiettivo primario sarà quello di aumentare il numero dei soci ordinari, e per farlo è imperativo investire sull’attrattività dell’associazione. Uno dei nodi fondamentali sarà inoltre quello di incrementare la presenza dei giovani all’interno di un settore in cui si registra un cambio generazionale particolarmente lento. Riteniamo infatti essenziale, al fine di fare dialogare il nostro mondo con il resto della filiera, la presenza attiva di coloro che sanno padroneggiare al meglio gli attuali strumenti di comunicazione e che possono apportare nuove idee e punti di vista.

Quali sono le previsioni per il 2023?

L’andamento dipenderà dalla misura in cui ogni fattore influenzerà l’altro. Guardando agli eventi del recente passato, è chiaro quanto incertezze e imprevedibilità siano diventati ormai ingredienti della quotidianità. Numerose crisi si sono succedute in Europa negli ultimi anni e le aziende del promozionale hanno sempre dimostrato di saper reagire con determinazione, flessibilità, resilienza e spirito imprenditoriale. In piena pandemia, molti hanno saputo riconvertirsi intercettando prontamente le nuove esigenze del mercato (mascherine, dispenser, dispositivi di protezione, gel, prodotti antibatterici ecc.) e ottenendo risultati insperati. La maggior parte delle aziende nel 2022 pare essere riuscita a ritornare, se non a superare, i livelli di fatturato pre-pandemia. Nell’anno che verrà non mancheranno le sfide, ma sicuramente neppure le opportunità per confermare il trend di crescita.

Quali sono i settori che ritiene siano più interessanti da presidiare da parte degli operatori?

Sarebbe superficiale limitarsi a indicare quelli in crescita, ma la realtà è che tutte le industrie appaiono interessanti. La promozione è una leva indispensabile per chi è in espansione e per chi deve recuperare competitività, per chi deve farsi conoscere, così come per chi vuole consolidare le proprie posizioni. È proprio questa trasversalità a costituire la più preziosa risorsa per i nostri operatori, e sapere intercettare e tradurre questa esigenza ai propri clienti nel modo e al momento giusto è il vero segreto del successo.