Da un garage della Romagna alla partnership con Pininfarina, l’ascesa di un’azienda dai modelli di business in costante evoluzione, a suo agio tanto nel mondo corporate quanto nel retail
È una storia d’impresa simile a quelle dei grandi innovatori, quella di Pininfarina Segno. E come tale non può che cominciare in un garage, magari con l’immancabile tavola da surf alla parete, visto che ci troviamo a Ravenna.
I protagonisti in questo caso sono Davide Fabi, che nel 2005 ha 34 anni, con i suoi due soci, che gestiscono una discoteca della riviera romagnola. Un lavoro dove danno il massimo, tuttavia sentono la voglia di tentare un percorso imprenditoriale inedito. “Avviammo un fidanzamento commerciale di un anno – ricorda Fabi – nacque così in un garage l’azienda Napkin, che pur senza grandi investimenti è dopo quasi 20 anni ancora viva e vegeta. L’idea di produrre dei servizi cortesia diversi rispetto a quelli che offriva il mercato si rivelò infatti vincente”. Il prodotto-immagine erano le salviette compresse, ovvero piccole pastiglie capaci di trasformarsi in mini asciugamani quando bagnate con acqua.
L’azienda cresce, il garage è ormai diventato stretto e ci si trasferisce in una nuova sede; il prodotto vende e bene, a tal punto da acquisire dei brevetti e da essere affiancato da una linea di abbigliamento compresso, dalle magliette agli accappatoi.
Ancora una volta però Fabi e i suoi soci cercano qualcosa di più: “Volevamo entrare nel mondo retail – dettaglia l’imprenditore –, fino ad allora il nostro campo d’azione era stato quello degli hotel, dei ristoranti e del catering. Tirammo quindi fuori un'idea che era da lungo tempo nel cassetto, frutto di uno studio di Leonardo Da Vinci che, come noto, scriveva con una punta metallica su una carta appositamente preparata”. Certo, pretendere dagli utenti del terzo millennio che inzuppassero la carta con resine e carbonato di calcio era improponibile; la sfida era quindi quella di creare una nuova lega capace di scrivere sulla carta comune. Il brainstorming con università e ingegneri porta alla nascita nel 2010 di 4Ever, linea di strumenti da scrittura dalla punta nella nuovissima lega, l’Ethergraf.
L’innovazione è tale da captare l’interesse di Paolo Pininfarina: “Ci concesse la licenza del suo marchio - racconta Fabi - il business si sviluppò poi in modo così importante (con gli strumenti da scrittura Pininfarina Cambiano, Aero e Space venduti a decine di migliaia), che nel 2017 creammo insieme una newco, Signature, madre del progetto Pininfarina Segno”. Da allora, Napkin ha scorporato da sé il comparto scrittura, diventando all’interno di Pininfarina un autentico hub dotato di aree commerciali e di sviluppo che disegnano, prototipano e producono, nonché di una divisione – Brands We Like – che fa scouting tra i giovani designer, fornendo una vetrina per i loro progetti.
L’arrivo della pandemia impone a Fabi e ai suoi di sondare nuove opportunità rispetto all’attività di vendita ai negozi in Italia e ai distributori all'estero. Così, proprio in quel periodo si delinea per Pininfarina Segno l'opportunità di affermarsi in maniera più netta sul mercato della personalizzazione. “Con l’avvio della divisione One to One - precisa Fabi - non proponiamo più un gift a catalogo per poi personalizzarlo, bensì disegniamo, produciamo e portiamo in casa un prodotto 'solo per te’”. L’inizio è col botto, con Hyundai che commissiona la penna da omaggiare agli acquirenti della sua auto Genesis e, successivamente, Rolls Royce e Maserati ad allungare la lista dei clienti. Con qualche incursione anche nella sfera del packaging, come dimostrato dalla felice collaborazione con Franciacorta.
L’ultimo progetto nato in seno all’ormai grande famiglia Pininfarina Segno è “Timeless Gift”, divisione che amplia la gamma degli strumenti da scrittura customizzabili con diversi accessori business dalla scrivania al travel, fino all’entry level, forte della partnership con Writech, colosso cinese che coniuga ritmi di produzione altissimi a un design molto esigente, risultato di una rete di progettisti affiliati sparsi per il pianeta, che hanno anche valso a Writech alcuni brevetti. Queste gift pen saranno il prodotto di punta nello stand Pininfarina Segno per il prossimo PTE, ma non mancheranno anche gli articoli travel come zaini, piccola pelletteria e trolley, nonché altri accessori da lavoro quali i sottomano hi-tech.
Fino ad arrivare all’illuminazione da scrivania, prossimo grande traguardo che Fabi e il suo team si apprestano a tagliare. A giudicare dalla loro storia, c’è da scommettere che dopo quell’ennesimo sforzo non si riposeranno a lungo.